Così Medvedev cambia la Mosca di stregoni e cambiavalute Legge dopo legge, Mosca va assomigliando sempre di più a Milano o Bruxelles. L'ultima norma che cambia l'aspetto della città risale a venerdì scorso, e rischia di rendere la città irriconoscibile. Dalla scorsa settimana infatti a Mosca sono scomparsi i cambiavalute, e quei cartelloni gialli e neri che facevano capolino da ogni angolo tenendo i moscoviti aggiornatissimi sugli andamenti della valutazione di euro e dollaro sono ormai solo un ricordo. Margherita Belgiojoso 06 OTT 2010
L'uomo protetto dagli scacchi e dagli alieni Se cercate il nesso fra alieni e scacchi, corruzione e federazioni internazionali, fate un salto a Elista, Calmucchia, repubblica buddista del Caucaso russo tra le aree più povere della Federazione Russa. Questo è il regno di uno degli uomini più discussi di Russia, un miliardario buddista eletto presidente diciassette anni fa. Un presidente con il pallino per gli scacchi. Margherita Belgiojoso 14 GIU 2010
Che cosa ci fanno trecento russi in bicicletta in una notte romana? Se nella notte tra sabato e domenica foste incappati all’EUR o alla Garbatella in una folla muta in bicicletta scortata dalla polizia municipale, avrete assistito alla mitica ‘Velonotte’ della MosKultProg, l’associazione culturale moscovita che organizza passeggiate a piedi o in bicicletta alla scoperta di architetture sconosciute. E che dopo Mosca, Novgorod e Tver, è sbarcata nella città eterna nella sua prima tournée internazionale. Trecento, tra russi e italiani, si sono ritrovati a celebrare i 140 anni di Roma capitale d’Italia e il 65’ anniversario della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale. Margherita Belgiojoso 12 MAG 2010
La caccia al Bin Laden di Russia Il Bin Laden di Russia aveva ventotto anni, gli occhi da ragazzino e soprattutto un cognome tanto rassicurante che per un terrorista dev’essere stato una dannazione: Tikhomirov, “Mondo pacifico”. Ma Alexander Tikhomirov, ucciso dai servizi segreti russi il mattino del 5 marzo, di pacifico aveva soltanto il nome, che cambiò nel più adatto Said Buryatsky – Said il Buriato – appena introdottosi nella jihad caucasica. La sua eliminazione, per usare il linguaggio dei servizi segreti russi, è avvenuta a Ekazhevo in Inguscezia, dove fu ucciso anche il più noto dei guerriglieri ceceni, Shamil Basayev. Margherita Belgiojoso 20 MAR 2010